Resoconto della settimana 2025 AG:
La tradizionale settimana estiva dell'Alpinismo Giovanile quest'anno si e' svolta dal 29 giugno al 5 luglio sulle Alpi Apuane, con base a Stazzema (LU), al Rifugio Forte dei Marmi struttura magistralmente gestita da Arianna, Angelica e dai loro validi aiutanti. 21 tra ragazze e ragazzi dagli 8 ai 17 anni hanno partecipato alle diverse attività svolte all'insegna del caldo torrido: sarà anche per questo che i piccoli si sono lavati e cambiati maglietta e mutande ?
Tra i 6 accompagnatori presenti, Alessandro Geri, dal 2021 medaglia d'oro CAI, che con la sua loquacità incanta per umanità e conoscenze enciclopediche. Le escursioni giornaliere diversificate per lunghezza e difficoltà si sono svolte al Monte Alto Matanna, Monte Forato, Pomezzana con bagno nell'acqua gelida del Fosso Brunettina, Monte Croce e Foce di Grattaculo, Foce del Termine.
Per limitazioni assicurative e regolamentari non si è fatta la ferrata del Procinto, la più antica d'Italia, e questo dispiace per i ragazzi che avrebbero voluto cimentarsi con imbraghi e discensori. Chissà mai che più avanti la sezione riesca a mettere in programma arrampicate e/o ferrate dedicate ai giovani.
Una sera è venuto a trovarci Mauro Chessa, geologo nonchè Presidente della Commissione Tutela dell'Ambiente Montano (TAM) che con il supporto di diapositive ha illustrato con dati e curiosità la situazione ambientale molto particolare delle Alpi Apuane, le cave e l'attività per la costituzione e salvaguardia del Parco. Il Cai insieme ad altre associazioni è impegnato per fare del Parco delle Apuane un parco nazionale a tutela delle sue numerose particolarità (una tra tutte i fiori carnivori) e dai danni agli acquiferi creati dalle attività estrattive.
Un tardo pomeriggio si è collegato da remoto Michele Morabito Direttore dell'Istituzione Parco Nazionale della Pace di Sant'Anna di Stazzema che ha raccontato il contesto nel quale si è svolto l'eccidio, avvenuto all’alba del 12 agosto 1944, in cui morirono per mano dei nazi-fascisti circa 540 persone tra uomini, donne e bambini. I confronti del racconto con l'attualità sono serpeggiati tra i presenti con sgomento.
E' difficile da spiegare a parole la magia che si crea tutti gli anni, ragazze e ragazzi di età diverse che per giorni e notti vivono a stretto contatto, che condividono fatica, sudore, zecche (quest'anno una trentina), la malinconia dell'assenza dei genitori e che nonostante tutto con allegria affrontano le situazioni più diverse, cibi salutari ma a volte sgraditi, escoriazioni e vesciche. Nelle pause tardo pomeridiane e serali giocano a scacchi, a carte, suonano strumenti, leggono, giocano a nascondino, il cellulare non è proibito ma in questo contesto non diventa attrattivo, meglio parlare fitto fitto con l'amica conosciuta da poco.
L'ultimo giorno alcuni di loro dicono che vorrebbero far durare il soggiorno un'altra settimana, chissà se è vero ... Queste ragazze e ragazzi hanno viaggiato per il mondo ma davanti alla moltitudine di lucciole che ogni sera appariva attorno al rifugio restavano in silenzio a bocca aperta, qualcuno ha provato a fotografarle per la mamma con scarsi risultati ma provate voi se ne siete capaci...
Maria Grazia Gualandi
ASAG
tel. 3494430116


